giovedì 5 febbraio 2015

La Peste Nera: l'epidemia che decimò l'Europa del medioevo

La Peste Nera è la grandissima epidemia di peste che distrusse l'Europa intorno alla metà del 1300, essa prende il suo nome dai bubboni neri che comparivano sui corpi degli infetti.
Ma nel Medioevo non era chiamata così, il suo nome era Grande Moria o Grande Pestilenza, il termine morte nera fu coniato dai cronisti danesi e svedesi, per accentuare la sofferenza causata dal morbo.
Tale pandemia, nella mentalità medievale era vista come una punizione divina, e veniva rappresentata come una donna armata di falce.
Nell'introduzione alla prima giornata del Decameron, Giovanni Boccaccio dedica molto spazio alla peste, descrivendone gli effetti fisici sulle persone e gli morali che devastano la società.
Da quello che ci tramanda Boccaccio sappiamo che non esistevano medici in grado di curare la malattia, sia per la novità dei sintomi, sia per l'ignoranza dei medici stessi, ma ciò che colpisce Boccaccio più di ogni altra cosa è il contorcersi della moralità umana di fronte ad una simile crisi, vengono messi da parte tutti i valori umani come la pietà e la compassione nei confronti degli appestati per far spazio ad  una sola cosa: anarchia.
I malati vengono abbandonati nelle case, i poveri muoiono per strada senza alcun aiuto, i servi approfittano della peste per derubare i padroni, i morti vengono seppelliti nelle chiese e nelle fosse comuni, attraverso funerali di massa.
A questo punto la domanda sorge spontanea,

 Da dove deriva questa ondata di morte?

Già da tempo nei porti del Mediterraneo girava voce che, in Asia, precisamente in Cina, da qualche mese la gente moriva di continuo, questo generò una certe inquietudine soprattutto negli italiani, dato che l'Italia era il centro degli scambi commerciali del Mar Mediterraneo.
Il diffondersi della peste in Italia, fu facilitato anche dal fatto che nella nostra penisola già 30 anni prima della peste si moriva di fame, a causa della grave crisi demografica e delle carestie che misero in ginocchio tutta l'Europa.
Ma passiamo al dunque, la peste, è arrivata dagli scambi commerciali che gli europei avevano con gli asiatici, il morbo veniva trasmesso da un particolare tipo di pulci, le Xenopsylla cheopis, che a loro volta le trasmettono ai ratti, dei veri e propri serbatoi di peste pronti a riversarsi sulla popolazione.
Oggi sappiamo che la peste è causata da un nemico invisibile (almeno ad occhio nudo), il batterio Yersinia pestis e, per fortuna, con i passi da gigante della scienza l'uomo è riuscito a debellare la peste per sempre (si spera).

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